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Roma barocca. Bernini, Borromini, Pietro Da Cortona

Dal 16 giugno una mostra a Roma promossa dal Comitato Nazionale "Roma e la Nascita del Barocco".

La mostra, che si terrà dal 16 giugno al 29 ottobre 2006 negli spazi espositivi di Castel Sant’Angelo a Roma, è promossa dal Comitato Nazionale “Roma e la Nascita del Barocco” e dal Centro di Studi sulla Cultura e l’immagine di Roma d’intesa col Polo Museale di Roma, col Dipartimento di Storia dell’Architettura e Restauro della “Sapienza” e con altre Istituzioni. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la Mostra viene realizzata col contributo del MIUR, della Regione Lazio e della Agenzia Arcus, e col coordinamento organizzativo di Electa.

La mostra – diretta da Paolo Portoghesi con Marcello Fagiolo - proporrà un percorso visivo attraverso i più significativi luoghi della città di Roma, così come vennero plasmandosi soprattutto durante i pontificati di Urbano VIII Barberini (1623-44), Innocenzo X Pamphilj (1644-55) e Alessandro VII Chigi (1655-66) attraverso l’opera di Bernini, Borromini e Pietro da Cortona. In un secolo di crisi politica e di marginalizzazione del papato, il Barocco costituisce il vanto e il primato di Roma per l’eccezionale forza rivoluzionaria del suo linguaggio: le innovazioni berniniane e borrominiane si diffondono non soltanto in tutta Europa ma contagiano anche l’America latina. Il Barocco romano diviene così emblema assoluto dell’arte come meraviglia, spettacolo, invenzione continua.

La mostra intende documentare – oltre ai capolavori architettonici e ai grandi cicli decorativi - anche la sperimentazione del barocco interrotto, di opere rimaste sulla carta per scelta dei committenti o per mancanza di risorse. Attraverso modelli di grandi dimensioni (dai tre agli otto metri di ampiezza) verranno così ricostruiti – oltre ad opere perdute come la Villa del Pigneto Sacchetti di Pietro da Cortona - alcuni progetti di eccezionale interesse, come quello di Pietro da Cortona per un Palazzo Fontana per i Chigi a piazza Colonna, o quelli borrominiani per S. Giovanni in Laterano e S. Paolo fuori le Mura. Particolarmente suggestive appaiono le ricostruzioni del borrominiano “Foro Pamphili” di piazza Navona col palazzo di Innocenzo X, la chiesa di S. Agnese e la Fontana dei Fiumi (a confronto col grande modello berniniano della Fontana dei Fiumi) e dei progetti per il Louvre di Pietro da Cortona e di Bernini (quest’ultimo con la spettacolare scenografia di curve concave e convesse).

Il percorso della mostra prosegue nelle sezioni tematiche dedicate al linguaggio architettonico, alle arti decorative, alla musica, al cantiere, alla scienza, al tempo e alla prospettiva come arte dello spazio d’illusione. Accanto a opere di Bernini, Algardi, Pietro da Cortona, Baciccio, verranno esposti la famosa Arpa Barberini, un modello di cembalo in terracotta con divinità marine e il modello grande al vero della meridiana di Borromini nei giardini del Quirinale. Tra gli oggetti eccezionalmente concessi in prestito dalla Fabbrica di S. Pietro (e in massima parte esposti per la prima volta) si segnalano - oltre al calco della “Colonna Santa” (modello per le colonne salomoniche del Baldacchino berniniano) - il modello in gesso di una Loggia delle Reliquie e la prima versione della berniniana Cattedra di S. Pietro. Conclude la Mostra una sezione sulla urbanistica barocca di Roma come modello per alcune capitali europee, da Parigi a Londra, da Vienna a Berlino.

L’iniziativa rientra nelle attività del Comitato Nazionale, che prevedono – oltre al Catalogo, edito da Electa e ai cataloghi delle precedenti esposizioni su Bernini, Borromini e Pietro da Cortona – il completamento di una serie di oltre quindici volumi, che costituiscono nel loro complesso un imponente contributo agli studi sulla cultura artistica del Seicento: si citano i sei nuovi volumi dell’Atlante del Barocco in Italia (coordinati da M. Fagiolo, De Luca Editori d’Arte), gli studi su Pietro da Cortona (A. Cerutti, M. Villani, S. Benedetti), su Bernini (D. Del Pesco, D. Gallavotti Cavallero, S. Roberto) e su temi di architettura religiosa (S. Tuzi, S. Sturm).


Informazioni:
Ufficio Stampa Electa
Ilaria Maggi
tel. 02-21563250 – fax 02 21563314
imaggi@mondadori.it

Informazioni

Data di inizio: 16 giugno 2006
Data di fine: 29 ottobre 2006

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