Nell’opera di Nuti si percepisce l’intenzione di custodire il valore della memoria, proteggerla dall’aggressione, difenderla dalla irrimediabile contaminazione. Ad esaltare tale significato, la cornice dei papiri, gli antichi rotoli carbonizzati, che ci hanno restituito un sapere a noi sconosciuto, sepolto da una coltre di lava che, li ha protetti dall’usura del tempo.
La mostra, visitabile fino al 22 giugno 2015, sarà arricchita da un ideale completamento del progetto con l’esposizione di altre opere dell’artista, presso Anywhere Art Company, in via Mezzocannone 31, a Napoli, curata Armando Minopoli.
Franco Nuti è nato a Roma nel 1949. Dal 1997 ha iniziato ad occuparsi di un programma riabilitativo incentrato sull’uso del colore presso l’Azienda Sanitaria di Roma. La collaborazione con lo storico dell’arte Barbara Tosi, nel 2011, determina la nascita del Biennio di Specialistica in Arte per la Terapia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nella foto "Fifty-five " (2009) di Franco Nuti , una serie di disegni a matita realizzati su carta velina, dove il richiamo ai papiri è evidente " ...qui fragile superficie del ricordo, che giacciono accartocciati neanche fossero stati gettati via, ma in un enigmatico cilindro di plexiglas e con lo scopo di proteggerli, uno scrigno trasparente che sottrae i disegni al mondo esterno, alla curiosità di un probabile spettatore, a cui appare chiaro che essi esistono, senza che lui o lei possano tuttavia saggiarne il contenuto.” Dal testo di Marco Amore.