Nell’ambito del Festival dei Diritti (www.festivaldeidiritti.org), la Biblioteca Universitaria di Pavia, in collaborazione con il Comune di Pavia, promuove la presentazione del libro Quando gli operai volevano studiare il clavicembalo. L’esperienza delle 150 ore di Monica Dati - Aracne, Roma 2022.
Le 150 ore non furono un fenomeno pedagogico di nicchia né investirono solo rade avanguardie sindacalizzate. Fra gli anni ’70 e ’80 centinaia di migliaia di lavoratori adulti, soprattutto manuali ed esecutivi, ebbero modo di recuperare l’obbligo scolastico acquisendo la licenza media inferiore. Per la prima volta le donne furono protagoniste di un’esperienza collettiva che consentì loro di definire la specificità e individualità della loro condizione di lavoro e di vita. Le 150 ore furono un radicale sommovimento — non solo urbano — rispetto all’accesso popolare alla cultura e all’istruzione, alla conoscenza e all’acquisizione del linguaggio e degli strumenti della comunicazione, che non a caso coinvolse intellettuali di varia estrazione, favorì iniziative editoriali, permise ai giovani laureati ma anche agli studenti — prima conseguenza della scolarizzazione di massa — di mettersi in gioco secondo prospettive inconsuete che poi riportarono nella scuola ordinaria o all’università (non a caso una parte di questo libro è proprio dedicata al profilo dei docenti delle 150 ore).
Torna il Festival dei Diritti, con una domanda per tutti e lo sguardo al futuro: “E domani? - Sguardi e visioni su nuovi orizzonti”. Dal 14 al 24 novembre la manifestazione, che quest’anno compie 18 anni, prevede 37 appuntamenti gratuiti in provincia di Pavia realizzati da 87 organizzazioni ed enti coinvolti nell’organizzazione promossa da CSV Lombardia Sud ETS.