La mostra nasce dall’esperienza vissuta da Uta Melle, che nel 2008 ha affrontato la diagnosi di cancro al seno, risolvendosi per l’asportazione di entrambe le mammelle. Fonda in seguito il gruppo “Amazonen”, per condividere con altre l’esigenza di reagire alla malattia, che lascia pesanti conseguenze a livello psicofisico e che colpisce ogni anno decine di migliaia donne - fenomeno in allarmante crescita in tutta Europa. Uta Melle ha inizialmente coinvolto 20 donne diverse per età, educazione e ambiente sociale, accomunate dalla volontà di superare il trauma della loro esperienza.
Ispirandosi alla leggenda delle Amazzoni, mitiche donne guerriere che si amputavano una mammella per poter usare al meglio l’arco, queste donne hanno trovato il coraggio di dare vita ad un progetto unico, che mostra come la vita continui e come nessuna donna debba nascondersi, nonostante la presenza di una menomazione e l’assenza di un seno.
Dal gruppo Amazonen ha preso quindi vita un progetto fotografico curato da Nadine Barth e realizzato da Jackie Hardt (immagini a colori) e da Esther Haase ( immagini in b/n) che, att raverso i loro ritratti, ci permettono non solo di ammirare la forza e la gioia di vivere di queste donne, ma anche di cogliere la loro malinconia e vulnerabilità. La mostra è stata portata in vari ospedali tedeschi, per aiutare altre donne a superare un momento drammatico della loro esistenza.