
A complemento del richiamo religioso dell’Ostensione della Sindone, la mostra offre ai visitatori un ardito ed intrigante accostamento tra passato e contemporaneità. Nella medesima sala saranno esposte una selezione di cinquanta pannelli fotografici di affreschi sindonici presenti sulle pareti di case, palazzi, cappelle, chiese di numerose località piemontesi, accanto alle interpretazioni eseguite da artisti contemporanei sul tema del viaggiatore pellegrino.
Gli affreschi sindonici in mostra sono uno straordinario patrimonio culturale, storico e devozionale che racconta storie di quotidiana memoria, dal 1650 ad oggi, che si snoda nel tempo ed in questa mostra evolve con forza espressiva nelle opere degli autori contemporanei.
La mostra si propone di evidenziare come la Sindone, per antonomasia icona di spiritualità, possa rappresentare valori laici come la salvaguardia della memoria e della storia e simboleggiare, in riferimento all'analogia tra pellegrino e viaggiatore, la possibile destinazione di molti viaggi, nello spazio e nel tempo, intrapresi per soddisfare la curiosità, esercitare esperienze, testimoniare con la propria presenza.
Le ragioni profonde che muovono il pellegrino verso il simbolo sacrale della sua destinazione sono le stesse del viaggiatore appassionato: Icaro, Ulisse, i Magi, Dante rappresentano nell’immaginario collettivo solo alcuni dei simboli di una ricerca che si fa anche movimento e viaggio, esempi di come il linguaggio artistico può diventare intima parte di queste esperienze per aiutare durante il cammino, celebrare la mèta raggiunta, raccontare l’emozione della scoperta.
Per simboleggiare il senso gioioso e universale dell’avventura la Biblioteca Nazionale Universitaria espone nella mostra una dei suoi manoscritti con miniature meno noti, eppure straordinario: “Il Dittamondo col commento di Guglielmo Cappello”, versione del 1427 dell'opera cui lavorò Fazio degli Uberti dal 1346 alla morte, senza riuscire a completarla. Esso racconta il viaggio fantastico da lui intrapreso, in compagnia del geografo romano Gaio Giulio Solino, per percorrere tutto il mondo allora conosciuto dopo un incontro con la figura allegorica della Virtù, che gli offre la possibilità di descrivere i panorami e le particolarità delle città visitate.
Nella sezione di arte contemporanea dell'esposizione sono presenti gli autori: Walter Accigliaro, Toni Arch, Vito Aroma Mirarchi, Imelda Bassanello, Marco Bianchi, Fabio Bix, Stefano Boschetti, Eveline Cavallo, Mariella Crosio, Annalisa Di Meo, Silvestro Saverio Ferrero, Carlo Guidetti, Roberto Lucato, Clara Luminoso, Giovanni Mangiacapra, Marbi & Petsil, Anne Marie Marin, Maria Cristina Milazzo,
Daria Picardi, Silvia Venuti, Rita Vitaloni, Paulina Wagner I contributi fotografici degli affreschi sindonici, tratti dalla pubblicazione del 2008 “Sindone, che passione! - affreschi en plein air” di Rosa Mellina e Mario Durando, dell'Associazione “Homo Ridens...homo Sapiens” sono stati realizzati da: Antonio Aimar, Giorgio Bono, Enrico Davalle, Don Sergio, Gonella (foto 1991 – Fondazione Torino Musei), Carlo Griseri, Ernesto Ponza, Michele Salcito.
Il progetto è realizzato in sinergia dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino con la sua Associazione Amici (ABNUT), www.bnto.librari.beniculturali.it, da Rosa Mellina, curatrice dell’esposizione degli affreschi sindonici
en plein air, e, per la sezione di arte contemporanea, da ARTEres Consulting Bardini,
www.arteres.it
La mostra resterà aperta fino al 30 giugno 2015
Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00