Il 12 ottobre 2006, presso l’Auditorium Parco della Musica
di Roma, Spazio Risonanze, in occasione di Cinema.
Festa Internazionale di Roma si inaugura la mostra
Luchino Visconti e il suo tempo, a cura di
Caterina d’Amico de Carvalho, Elio Testoni in collaborazione
con Piero Tosi. La mostra è organizzata dal Comitato
Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Nascita di
Luchino Visconti e dalla Fondazione Istituto
Gramsci con il patrocinio dell’Assessorato alle
Politiche Culturali del Comune di Roma e dell’Assessorato
alle Politiche Culturali della Provincia di Roma.
Inaugurano la mostra Elena Montecchi
(Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali) Giuseppe Vacca
(Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del
Centenario della Nascita di Luchino Visconti) Goffredo
Bettini, Gianni Borgna, Vincenzo
Vita.
Luchino Visconti è stato uno dei
protagonisti della vita culturale italiana, in quello scorcio del
ventesimo secolo che è stato "l’età
dell’oro" dello spettacolo del nostro paese.
Nessun artista italiano ha operato con altrettanta abbondanza e in
modo così incisivo nei vari ambiti dello spettacolo: cinema,
teatro di prosa, teatro musicale e perfino balletto. Visconti ha
attraversato la storia italiana in modo consapevole e indipendente,
prima partecipando attivamente alla lotta antifascista, poi
prendendo sempre posizione sui principali avvenimenti politici e
sociali. Pioniere del neorealismo (il termine fu
coniato proprio in occasione del suo primo film), ha affrontato con
il suo cinema la cronaca, la storia e la memoria; ha dato un
contributo fondamentale alla riforma del teatro italiano e
all’affermazione del ruolo determinante del regista,
nell’ottica di una concezione del teatro come strumento di
conoscenza dell’individuo e della società
contemporanea, e al tempo stesso come momento spettacolare capace
di coinvolgere lo spettatore in modo totale; ha dato nuova vita al
teatro d’opera, affrontando il melodramma in modo da
restituirgli efficacia e credibilità scenica, creando
spettacoli che sono rimasti leggendari.
In occasione del Centenario, la Fondazione Istituto
Gramsci, proprietaria dell’Archivio Luchino
Visconti, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo,
ha intensificato la ricerca di nuovi documenti, offrendo
così agli studiosi e agli appassionati ulteriori strumenti
per far progredire la ricerca. Un’ampia selezione dei
materiali raccolti viene oggi presentata al pubblico in una Mostra,
che intende raccontare il percorso creativo di
Visconti, mettendo in luce i suoi valori etici, le sue motivazioni
ideologiche e politiche, i suoi riferimenti letterari e figurativi,
per illustrare i modi e le forme di rappresentazione della sua
poetica nel cinema, nel teatro e nella musica. Per fare questo, la
Mostra deve necessariamente collocare Visconti nella sua epoca,
sottolineando i momenti di interazione con i grandi coetanei, come
Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, i momenti di competizione
con i grandi rivali come Federico Fellini e Giorgio Strehler, i
momenti di “didattica” con i grandi allievi, come
Giorgio De Lullo, Francesco Rosi e Franco Zeffirelli.
La mostra è aperta dal 13 ottobre al 2
novembre tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21,
Auditorium Parco della Musica Spazio
Risonanze Viale Pietro de Coubertin 30 Roma.
La mostra è stata realizzata
in collaborazione con
Musica per Roma Fondazione, Tirelli Costumi Roma, Accademia
Nazionale di Santa Cecilia Fondazione, Teatro alla Scala, Piccolo
Teatro di Milano Teatro d’Europa, Civico Museo Biblioteca
dell'Attore, Teatro Stabile di Genova, Centro Sperimentale di
Cinematografia Cineteca Nazionale
Aperta fino al 2 novembre 2006.
con il patrocinio del
Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali
Provincia di Roma Assessorato alle Politiche Culturali
con il sostegno del
Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari
Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti
Culturali
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