Il Comitato Nazionale, presieduto da Andrea
Marcucci, ha voluto ricordare l’eroe dei due mondi proprio
nella prestigiosa sede delle Nazioni Unite. Un giusto
riconoscimento ad un grande uomo che fu strenuo sostenitore dei
diritti dei popoli, sia dal punto di vista della liberazione
dall’oppressione che dal punto di vista della liberazione
sociale, aderendo così a principi di umanitarismo e
cosmopolitismo. Il suo nome divenne presto nel mondo sinonimo di
"eroismo, umanità, patriottismo, fraternità, pace e
libertà". Due gli appuntamenti newyorkesi: il primo al
Palazzo di Vetro dell’ONU presso il Dag Hammarskjold Library
Auditorium e un secondo presso l’Istituto Italiano di
Cultura.
I momenti più significativi della manifestazione
riguarderanno l’intervista della giornalista Monica Maggioni
a Kerry Kennedy su come gli americani vedono Garibaldi? Difensore
dei popoli o affascinante condottiero? Subito dopo Massimo Ghini
leggerà alcune lettere tratte dal Century Magazine del 1907.
Al termine verrà presentato il volume Garibaldi: Democracy
and Civil Rights a cura di Lauro Rossi. Contemporaneamente presso
l’Istituto Italiano di Cultura di New York si terrà
una tavola rotonda intitolata "Garibaldi difensore dei diritti dei
popoli".
La scelta di concludere le celebrazioni negli Stati Uniti deriva
anche da una vicenda storica che non in molti conoscono: una
importante corrispondenza fra Garibaldi e Lincoln all’epoca
della guerra di secessione. Infatti, in quel periodo, i nordisti in
cerca di un generale che potesse guidare la battaglia,
individuarono in Garibaldi che era - per così dire -
già il personaggio storico dell’epoca, il candidato
ideale.
Iniziò così uno scambio di lettere tra Lincoln e
Garibaldi: Lincoln offrì a Garibaldi la possibilità
di dirigere un’armata e non l’esercito intero.
Garibaldi non accettò poiché voleva, unitamente a
tutto l’esercito, anche una dichiarazione ufficiale da parte
di del presidente americano che la guerra si sarebbe fatta, ma per
liberare i neri d’America dalla schiavitù. La
proposta, dunque, per complesse ragioni, non ebbe seguito, ma nel
settembre del 1862 il Lincoln arrivò comunque al
provvedimento auspicato da Garibaldi