Il laboratorio Fonti sintetiche - Le Biblioteche nell'era delle allucinazioni artificiali indaga la complessa relazione tra storia e finzione nell’era dell’intelligenza artificiale, in cui le tecnologie più avanzate creano visioni allucinatorie che mettono in crisi la nostra capacità di distinguere il reale dall’immaginato.
Attraverso l’uso di strumenti come Midjourney e Stable Diffusion, in questi giorni, i partecipanti stanno esplorando gli archivi e le collezioni della Biblioteca Statale di Lucca, sperimentando modelli linguistici in grado di generare testi e immagini che reinterpretano e distorcono la storia. L’obiettivo è la creazione di una pubblicazione cartacea che racconti un episodio storico di Lucca, verosimile ma mai accaduto. Il concetto di unhappening, introdotto da Guido Segni ( new media artist), è al centro di questo processo: l’IA genera una narrazione così credibile da far sembrare reale un evento che non è mai avvenuto.
Il risultato finale sarà una pubblicazione cartacea, una “fonte” simulata che entrerà a far parte della collezione della Biblioteca, invitando i lettori a riflettere sul potere delle AI di riscrivere la storia e creare nuove memorie collettive, spingendo sempre più lontano il confine tra ciò che è accaduto e ciò che non è mai successo. Un viaggio immersivo tra realtà e finzione, un esercizio di fiction design in cui memoria e immaginazione artificiale si fondono.
Durante l’evento - il 15 novembre - sarà possibile visionare in anteprima alcune pagine della pubblicazione come in una piccola esposizione, in un'esperienza straniante tra finzione e realtà.
Ingresso libero, fino esaurimento posti.