Torna a Palestrina, in quella che sarà
la sua collocazione definitiva, il Museo Diocesano di Arte Sacra,
La decapitazione di S. Agapito del
Caravaggio. Il dipinto, identificato nel 1967 dal
Prof. Marini nel Convento dei Padri Carmelitani di Palestrina,
sarà oggetto di un’approfondita trattazione
storico-scientifica che vedrà l’alternarsi di illustri
accademici e storici sulla importante tela e sul santo che il
Caravaggio qui raffigura: Sant’Agapito o San Gennaro.
Dal suo ritrovamento ad oggi gli storici non si sono ancora
espressi in parere unanime circa il soggetto ripreso dal
Caravaggio. Il 20 di settembre prossimo nel
Convegno di Studi, appositamente organizzato nell’occasione
del passaggio dell’opera alla sua sede definitiva, si
incontreranno, al fine di unificare le tesi e gli studi
sull’opera, Rossella Vodret, Sovrintendente
per i Beni Artistici e Storici del Lazio, Claudio
Strinati, Sovrintendente Speciale al Polo Museale Romano,
Maurizio Calvesi, Accademico dei Lincei,
Professore Emerito di Storia dell’Arte
Università La Sapienza di Roma, Peppino
Tomassi, Direttore artistico del Museo Prenestino di Arte
Sacra.
L’incontro sarà presieduto da
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Domenico
Sigalini, Vescovo di Palestrina, ed interverrà
Rodolfo Lena, Sindaco del Comune di
Palestrina.
La tela del Caravaggio dal 20 di settembre
prossimo arricchirà il Museo Diocesano di Arte Sacra di
Palestrina che annovera nel proprio patrimonio l’Eolo di
Michelangelo. Accanto a tesori artistici e storici di matrice sacra
e di grande valore si creerà un rinnovato e rilevante
percorso museale.
Accogliere nuovamente, e definitivamente, un’opera che nasce,
verosimilmente, per rappresentare il martirio del
Sant’Agapito, cui la comunità prenestina volge da
sempre la sua devozione è, al contempo, operazione
culturale, per il valore artistico e storico dell’opera ma,
altresì, di considerevole valore
religioso.
Non vi era, dunque, momento più
opportuno per creare un dialogo approfondito e circostanziato
dell’opera che da circa quarant’anni è oggetto
di dibattimenti fra storici e accademici. L’inaugurazione del
suo giusto collocamento nel Museo Diocesano di Palestrina coincide
volutamente con il convegno di accreditati studiosi che dovrebbe
portare con sé quegli ultimi elementi di approfondimento
scientifico al fine di donare all’opera la sua definitiva
lettura attributiva e iconografica.
"I dipinti del Caravaggio incantano e
sconcertano, vanno dritti alla sconvolgente vita stessa senza la
mediazione di alcuna intelligenza formale. Egli è un artista
che si è divincolato da schemi rappresentativi ormai
prigionieri di ideologie che lasciavano fuori il pulsare della
vita. La sua attenzione al reale, che getta in faccia senza
pietà la vita e questo suo soggettivo modo di vedere,
mettono a nudo la nostra psiche. L’irrompere della
realtà nell’arte religiosa dava fastidio al mondo
pietistico del tempo, ma era in grado di ridare a spiriti liberi il
senso del vero contatto con Dio, dello sconvolgente cambiamento che
la presenza di Dio provoca nella vita umana.
Il museo diocesano di Palestrina è orgoglioso di avere
questa opera e farà di tutto per renderla fruibile alla
contemplazione estatica, alle emozioni e alla vita
spirituale." Dalle parole del Vescovo di Palestrina, Monsignor
Domenico Sigalini, si sente, viva, la partecipazione che il ritorno
di tale importante opera desta nel cuore della comunità.
Il dipinto fu pubblicato da Maurizio Marini
come copia del "santo obispo la cabezza degollata" (quindi san
Gennaro), dipinto di Caravaggio citato nell’inventario del
1653 dei beni del Palazzo di Valladolid di Juan Alfonso de Herrera
conte di Benavente, viceré di Napoli dal 1603 al 1610. Di
parere diverso, Maurizio Calvesi ritiene che il presunto San
Gennaro è più probabilmente sant’Agapito,
protettore di Palestrina, che pure subì il martirio della
decapitazione e i committenti potrebbero identificarsi negli stessi
principi Colonna, signori del feudo prenestino.
L’evento è promosso dalla
Diocesi di Palestrina, dal Museo Diocesano di Arte Sacra della
Diocesi di Palestrina, dai Padri Carmelitani, dal Comune di
Palestrina, ed è organizzato dal Comitato composto da:
Maurizio Bernassola, Giuseppe Tomassi, Walter Di Paola, Antonio
Lulli e Maria Teresa Ciprari in cooperazione con Artifex,
"comunicare con l’arte" e con il Comitato Nazionale per il
Caravaggio.
L’incontro è stato reso
possibile grazie anche al sostegno della Banca di Credito
Cooperativo di Palestrina, della Regione Lazio, Provincia di Roma,
Comune di Palestrina e del Comitato Nazionale per il Caravaggio e
si avvale di un Comitato d’onore composto da: S.E.R.
Monsignor Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina; S.E.R.
Monsignor Eduardo Davino, Vescovo emerito di Palestrina; Monsignor
Vito Cinti; Antonio De Rosa, Comandante dei Carabinieri di
Palestrina; Prefetto Lucia Dimaro Direttore Centrale per
l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero
dell’Interno; Umberto Croppi, Assessore alla Cultura del
Comune di Roma; Rodolfo Lena, Sindaco di Palestrina; Vittorio
Perin, Assessore alle attività Culturali di Palestrina;
Peppino Tomassi, Direttore Artistico del Museo Prenestino di Arte
Sacra; Marcello Cola, Rossella Vodret, Sovrintendente per i Beni
Artistici e Storici del Lazio, Presidente della B.C.C.; Walter di
Paola, Direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Curia
vescovile di Palestrina; Padre Simone Gamberoni, parroco di
Sant’Antonio in Palestrina; Monsignor Giacinto Marianecci,
Capitolo della Cattedrale.
Convegno "Luce su
Palestrina"
Sede: Curia Vescovile di Palestrina, Piazza G. Pantanelli
8
Orario: dalle ore 17,00
Partecipazione del pubblico: gratuita
Inaugurazione della Sala museale del
S.Agapito di Caravaggio
Sede: Museo Diocesano d’Arte Sacra, Via Roma, 23
Orario: ore 20,00
Segreteria organizzativa:
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